CASALE Fbc, alcune considerazioni sull’articolo del “Il Monferrato” dell’11 maggio.



Casale Fbc, alcune considerazioni sull’articolo del “Il Monferrato” dell’11 maggio. 
In riferimento all’articolo in questione società desidera puntualizzare quanto segue:
“Il Casale non si deve credere più forte degli avversari”. Innanzitutto il Casale non si è mai creduto più forte dell’avversario, qualsiasi esso fosse. Ciò che viene poi etichettato come “troppo ottimismo” (e poca autocritica), ci pare fuori luogo e non corrispondente alla realtà. Del resto già nel corso dell’anno, considerazioni sull’operato dell’attuale gestione societaria sono state manifestate a più riprese sulle colonne del giornale. Premesso che è pienamente legittimo il diritto per chi esercita la professione giornalistica di esprimere giudizi in piena autonomia editoriale, dobbiamo tuttavia mettere in risalto che tali critiche non aiutano l’ambiente (che peraltro dovrebbe essere impermeabile), specialmente in una fase così delicata della stagione. 

Secondo noi essere ottimisti significa dare e avere fiducia nelle possibilità della squadra di affrontare al meglio l’impegno che l’attende. Per quanto riguarda il discorso “autocritica”, invitare l’ambiente a una perenne “seduta di autocoscienza” dopo ogni passaggio a vuoto è - oltre che una sciocchezza – inutile. La società (che ricordiamo beneficiare da alcune stagioni di una corretta e oculata amministrazione) come sempre, tirerà le somme e farà le sue valutazioni a partire dal giorno 21 maggio. Una linea è stata decisa, una linea è stata portata avanti; valutare se essa ha pagato ai fini del raggiungimento degli obbiettivi spetta solo ed esclusivamente al direttivo e alle varie funzioni, tecniche e dirigenziali. D’altro canto, i vertici societari tirati in ballo (in particolare Lino Gaffeo e Giovanni Fasce) non hanno mai assunto atteggiamenti tali da alimentare il sospetto di sottrarsi al confronto; lo dimostra la disponibilità al dialogo che Lino Gaffeo ha sempre manifestato in più di un’occasione con i sostenitori. Tuttavia, tale disponibilità, non deve tramutarsi in un continuo e perenne processo: mediatico e non. Per quanto riguarda il coinvolgimento della piazza, il Casale ci tiene a sottolineare che tempi e modi di tale coinvolgimento sono di esclusiva competenza della società e non di terzi. Vista la storia della tifoseria nerostellata, ci pare come minimo inopportuno nei confronti della stessa lanciare appelli alla “mobilitazione generale”. La partita del 20 maggio è un passaggio fondamentale ai fini della permanenza della categoria; dover ancora stimolare i sostenitori in tal senso ci pare superfluo. Il Casale ha sempre messo in atto – per tutte le partite, indipendentemente dalla loro importanza – gli strumenti di comunicazione necessari per rendere i sostenitori partecipi dell’evento, come sta facendo e farà nei prossimi giorni per la partita del 20 maggio.

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