ORA SI FA DURA CASALE IN PIENA ZONA PLAY OUT

Una beffa – perché quando batti dodici calci d'angolo senza segnare e poi prendi gol al 90', 

uno dei pochi corner battuti dagli avversari c'è di sicuro lo zampino di un destino beffardo – ma non solo. Il Casale, sconfitto in casa dalla Varesina (seconda sconfitta interna, dopo quella all'esordio con il Chieri, e seconda sconfitta consecutiva dopo Como),è in una pericolosa fase involutiva e la classifica è ormai allarmante: se il campionato finisse oggi i nerostellati dovrebbero disputare i play out, un'eventualità che nessuno vuole nemmeno prendere in considerazione.
C'è l'alibi di una formazione rimaneggiata (fondamentale l'assenza di Garavelli, il vero faro della squadra, come quella, per squalifica, di Villanova; da non dimenticare gli infortuni di lungo periodo di Marianini, Buglio e Battista) e c'è la constatazione che la fortuna ha voltato le spalle: l'anno scorso una partita così – in fondo giocata anche meglio degli avversari, pur senza strafare – non si sarebbe persa.
I tifosi sono giustamente preoccupati e dopo la gara c'è stato un incontro, franco e civile, con una delegazione della società e della squadra (presenti Lino Gaffeo e Pietro Gaidano, mister Ezio Rossi, il capitano Luca Mazzucco e diversi 'vecchi'). Da parte dei tifosi la richiesta di massimo impegno e concentrazione, di controllare di più i comportamenti dei giovani anche fuori dal campo (alcuni di loro sarebbero stati visti in giro in ore poco consone a uno sportivo) e, soprattutto, di intervenire sul mercato alla riapertura di dicembre. Al termine dell'incontro è emersa la convinzioni che solo restando uniti – squadra, società e tifosi, ognuno nel suo ruolo – si può superare questo difficile momento. A cominciare dalla partita di domenica a Tortona che, a questo punto, si presenta come la gara più importante della stagione, da non fallire assolutamente.

Commenti

Post popolari in questo blog

La storia del tifo organizzato a Casale