Meno 17. Conto alla rovescia per il futuro del Casale Calcio

 Meno 17. Conto alla rovescia per il futuro del Casale Calcio, che appare sempre più appeso ad un filo. La sabbia nella clessidra che separa il Casale dal baratro, scorre sempre più veloce ed ora anche l’ipotesi Promozione inizia a diventare quasi un miraggio. Questo perchè al presidente federale Abete per essere nelle condizioni di concedere (in un momento di infinità bontà) l’ammissione ad una categoria superiore regionale ad una nuova società che tenga in vita (anche se non ufficialmente) la storia del Casale, serve che quella vecchia dichiari il fallimento, o meglio, che venga sentenziato dal Tribunale fallimentare casalese, e per farlo ci sono tempi tecnici relativamente lunghi. Quanti giorni esattamente serviranno non è facile da prevedere, ma sicuramente si supererà la prima settimana di luglio, data ultima per l’iscrizione ai campionati, anche quelli dilettantistici di Eccellenza e Promozione. In poche parole il Casale sta sotto ad un treno. In mezzo a tanta desolazione il ds Giorgio Danna sta cercando di tenere a galla una barca che fa acqua da tutte le parti. Il futuro nerostellato è appeso alle trattative tenute proprio dal dirigente di Borgo Vercelli che sta cercando di trovare uno spiraglio per evitare la cancellazione dalla storia del calcio. Un nodo fondamentale visto che chi viene avvicinato per proseguire l’avventura nerostellata, con Di Stanislao non vuole nemmeno parlarci. Il ds invece avrebbe tra le mani una trattativa reale con un soggetto imprenditoriale forte, che starebbe già analizzando la creativa contabilità nerostellata. Sarebbe una cordata  che vuole fare del calcio seriamente, con programmazione, con intenzione di costruire qualcosa, praticamente tutto il contrario di quanto è stato fatto in questa stagione. Una soluzione che permetterebbe al Casale di conservare la Serie D e di non far sparire i colori nerostellati dal panorama calcistico, proprio nell’anno del centenario dello scudetto. Emissari di questo gruppo imprenditoriale starebbero analizzano riga per riga i conti del Casale, per capire quanto è realmente largo il buco fatto dall’asse Goveani-Di Stanislao in questa stagione, e quindi quanto bisognerà mettere sul piatto per salvare il salvabile e programmare una nuova stagione. Sarà necessario infatti ricapitalizzare le perdite registrate al 31/12 e coprire i debiti maturati a fine stagione, condizioni essenziali perchè il Comitato Interregionale della Lena Nazionale Dilettanti accetti l’iscrizione al massimo campionato dilettantistico. E la cifra sarà sicuramente alta. Ricostruirla non è facile, ma sicuramente a dicembre il buco si aggirava intorno ai 300 mila euro. Dando per certo che la cambiale tunisina non sarà onorata, a quella cifra bisognerà aggiungere i debiti maturati da gennaio a giugno. Centomila euro al mese di media, tra i circa cinquanta stipendi da pagare (45 giocatori più staff e dirigenti) e le spese correnti. Sui nomi vige il massimo riserbo ma quello che c’è di certo, è che non si tratta di imprenditori nè lombardi, nè alessandrini (leggasi Bianchi e Tonetto).

fonte La Vita Casalese






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