Di Stanislao contestato davanti al Comune

Casale, si tenta di saldare gli stipendi fino a marzo. Di Stanislao contestato davanti al Comune

Casale, si tenta di saldare gli stipendi fino a marzo. Di Stanislao contestato davanti al Comune

22 Mag. 2013  •  CALCIO  •  Casale

Al Casale Calcio c'è la buona volontà, almeno a parole, di saldare gli stipendi da novembre a marzo. Questo il risultato del vertice convocato questo martedì pomeriggio dall'amministrazione comunale, con l'obiettivo di fare chiarezza sulla crisi di liquidità della società monferrina. Un confronto durato quasi tre ore, al quale ha partecipato il patron Paolo Di Stanislao, accompagnato dal figlio (e presidente, ndr) Andrea. Mancava Giorgio Zanon, del gruppo Foppiani, ma è stato contattato via telefono. Assente, e non rintracciabile, l'ex patron dall'estate 2012 fino a dicembre, Roberto Goveani. Sotto la supervisione dell'istituzione, rappresentata dal sindaco Demezzi e dall'assessore allo Sport Riboldi, è stato deciso di dare vita a un fondo per raccogliere i 310mila euro necessari a saldare gli emolumenti (ma non i contributi, ndr) a giocatori e dipendenti della società, fino a marzo. Zanon, debitore verso il Casale dei liquidi della sponsorizzazione Foppiani, dovrebbe versare 210 mila euro, sbloccando così anche i contributi per il minutaggio degli under 21. I restanti 100mila euro sarebbero coperti da Di Stanislao e Goveani. L'operazione, però, resta ancora "sulla carta" e, se Zanon non avrebbe posto ostacoli, una volta trascorsi i canonici "tempi tecnici", per la copertura dei restanti 100 mila i dubbi aumentano. L'ex patron Goveani, infatti, deve ancora dare il suo assenso, e toccherà proprio a Di Stanislao, a detta dello stesso imprenditore romano, il compito di convincerlo. Le parti si sono date appuntamento tra un  paio di giorni. La volontà è comunque chiudere senza passività la stagione sportiva, facendo poi una "nuova" e ancora non meglio precisata "proposta ai tesserati per i mesi successivi". Alla riunione erano presenti Giuseppino Coppo, Fabrizio Amatelli e Massimo Barbieri, soci di minoranza della Casale Comunication and Marketing, e il segretario del Casale, Vincenzo D'Ambrosio. Fuori da Palazzo San Giorgio si è radunata una decina di tifosi nerostellati che, al termine dell'incontro, ha contestato aspramente Paolo Di Stanislao colpevole, così hanno detto, di aver preso in giro la piazza monferrina. Tra i contestatori anche un dipendente del Casale, senza stipendio da sei mesi. Il patron ha ribadito di voler rispettare gli impegni presi ma si è detto pronto a passare la mano, a fine stagione, scottato da una "esperienza che non si è rivelata quello che ci aspettavamo." Parole che suonano beffarde alle orecchie dei dipendenti, dei calciatori, e degli appassionati tifosi monferrini.
fonte Radio Gold

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