Casale, frattura 'scomposta' tra patron Di Stanislao e la squadra

Casale, frattura 'scomposta' tra patron Di Stanislao e la squadra

22 Feb. 2013  •  CALCIO  •  Casale

Sono parole pesanti quelle che, ai microfoni di Radio Gold, il patron del Casale Calcio, Paolo Di Stanislao, ha speso nei confronti della squadra, al termine di una settimana turbolenta, non certo l’ideale per preparare la gara interna di domenica contro il Monza. Lunedì è arrivata la comunicazione del mancato saldo di stipendi e contributi di novembre e dicembre, con la conseguente richiesta di chiarimenti da parte di una delegazione del gruppo monferrino, verso lo stesso Di Stanislao. Mercoledì la squadra non si è allenata, visto che si è svolto un confronto con l’avvocato Calcagno, della AIC, durante la quale è stata presa in considerazione l’ipotesi della messa in mora, una procedura ancora non in essere. Le parole di Di Stanislao, come detto, non sono certo concilianti con i calciatori, a proposito delle ultime vicende:
“Lo stop agli allenamenti di mercoledì? Non condivido questo tipo di scelte, soprattutto in un’Italia piena di esodati e cassintegrati. Il calciatore è coperto da un contratto e è un lavoratore che percepisce sempre quanto gli spetta. Se c’è un piccolo contrattempo, è un danno relativamente importante. Avviene anche nelle grande aziende. E’ una mancanza di rispetto, di fronte a quello che è avvenuto. Magari domenica perderanno la quinta partita consecutiva e poi utilizzeranno questa vicenda come alibi. E sulla possibile messa in mora ricordo che comporta la risoluzione contrattuale. Per quello che mi riguarda la possono fare quando vogliono.” La disponibilità per il saldo degli arretrati, sarebbe comunque nelle corde di Di Stanislao, che però non ha voluto dare nessun tempo limite.  “Magari abbiamo sbagliato qualcosa ma questo atteggiamento è di chi vuole andare alla rottura. Non vedo tutta questa gravità nella questione stipendi, un fatto che tra l’altro non è imputabile alla mia gestione. Ci troviamo spiazzati. Comunque non è che mancano i soldi. Ripeto, però, che non spettava a noi pagare ma a Zanon che l’ultimo giorno si è tirato indietro.”  
Di Stanislao, però, ammette qualche pecca della sua gestione. “Abbiamo tesserato un numero di giocatori eccessivo. Si, abbiamo sbagliato in qualcosa e ci prendiamo le nostre responsabilità . Al mistrer Buglio abbiamo chiesto un elenco di giocatori che lui vuole tenere al Casale, agli altri proporremo una risoluzione contrattuale. Ricordo però, che elementi come Grieco o Santi hanno rifiutato la destinazione di una serie B nel campionato svizzero.  Gigi Pavarese si è preso tutte le responsabilità in merito . Aveva garantito che erano calciatori di categoria, ma abbiamo avuto risposte contrarie. Comunque sarà a fine stagione che tireremo le somme. Fino ad allora, però, non seguirò più la squadra allo stadio. A nessuno piace vederla perdere. Meglio vedere gli allievi nazionali, per ora non sono soddisfatto.”
Francesco Conti
fonte RadioGold

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