"Campionato pazzesco, stiamo rischiando di compromettere la promozione"

"Campionato pazzesco, stiamo rischiando di compromettere la promozione"
23.04.2012 14:30 di Nicolò Schira  
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Fino a poche settimane fa il suo Casale sembrava lanciatissimo verso la promozione. Nelle ultime giornate però i meccanismi nerostellati si sono un po' inceppati tanto che da ieri per la prima volta i piemontesi non occupano una delle prime due posizioni ovvero quelle che garantiscono la promozione diretta in Prima Divisione. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il diesse casalese Pasquale Gigliotti per capire cosa sta succedendo alla compagine di Buglio.
 Direttore, il risultato di ieri potrebbe compromettere la vittoria finale del campionato del suo Casale?
"Temo che possa essere davvero così, in quanto ciò che è successo ieri allo Speroni di Busto Arsizio ha del clamoroso. Un Casale inarrestabile che ha disputato una delle migliori gare stagionali, creando circa sette palle goal e rischiando una volta sola. Abbiamo avuto sempre in mano noi la partita, contro una squadra che da sempre il sottoscritto ha reputato la più forte del campionato. Eppure abbiamo perso e questo non è un bel segnale".
Solo sfortuna alla base della sconfitta?
"Purtroppo ci siamo imbattutti in un arbitraggio non all'altezza dell'importanza della gara. Siamo stati penalizzati da un calcio di rigore che nemmeno un novizio direttore di gara avrebbe concesso. Sono sconcertato da come vengono designati, per queste ultime gare decisive, arbitri non all'altezza e come possono tali soggetti farti compromettere i sacrifici di una stagione per semplice inadeguatezza. Il Casale, in questa stagione, non ha mai fatto polemiche contro gli arbitri e non ci siamo mai lamentati, ma a questo punto della stagione non possiamo restare inermi dinnanzi ad una categoria che va rivista in tutte le sue componenti. Servono arbitri all'altezza per le sfide più importanti, che possono decidere un campionato, così come chiesto nelle scorse settimane anche da dirigenti di altri club...".
Questo suo appunto è frutto dell'episodio che ha determinato la sconfitta per la sua squadra contro la Pro Patria?
"L'episodio di ieri che l'arbitro (Pezzuto di Lecce, ndr) ha sanzionato con un calcio di rigore e che ha determinato il risultato finale è solo la sintesi di una stagione che ha visto protagonista in negativo la categoria arbitrale non solo ai danni del Casale, ma in generale di tutte le società del nostro girone. Non a caso tutti i club hanno avanzato delle rimostranze o chiesto maggiore qualità nella classe arbitrale. Mi accodo a questo accorato appello, che durante la stagione è stato fatto, ma - ahimé! - poco è cambiato. Ora mi auguro, specialmente in questo ultimo scorcio di campionato, dove i risultati sono decisivi e determinanti, vengano designati arbitri all'altezza, perché altrimenti le classifiche vengono determinate non dai valori in campo, ma dagli arbitri non all'altezza. E' sconfortante per chiunque rischiare di compromettere una stagione per incapacità di un terzo soggetto, che decide le tue sorti con provvedimenti errati e inadeguati".
Mancano oramai tre partite al termine della regular season e tutto è ancora aperto...
"Questo è un campionato veramente avvincente: le prime cinque squadre della classifica del girone A meritano tutte la promozione e tutto si deciderà in questi ultimi 270 minuti. Ecco perché chiedo a gran voce che tutte le designazioni in queste tre gare siano all'altezza delle circostanze, in quanto in gioco ci sono tre gare decisive quasi per tutte le squadre del girone, sia per la vittoria finale che per la salvezza. Il Casale, dal suo canto, venderà cara la pelle fino all'ultimo istante di questo campionato per raggiungere la vittoria finale, anche se purtroppo il risultato contro la Pro Patria ci costringe a dipendere anche dai risultati delle formazioni che ci precedono in classifica. Sono ottimista però, in quanto al di là del risultato il Casale ammirato allo Speroni ha dimostrato di essere una grandissima squadra".

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