Casale, patron Goveani stanco delle brutte sorprese
Se Atene piange, Sparta non ride. Dopo quella dell’Alessandria, anche la proprietà del Casale ha tracciato un quadro incerto per il prossimo futuro. “Sono emerse situazioni debitorie, in un primo momento occultate, e decreti ingiuntivi che non ci aspettavamo” cosi il consigliere del Casale Calcio, Edoardo Massimo Fiammotto, amministratore della Casale Comunication and Marketing. L’obiettivo è ora il pagamento di stipendi e contributi ai tesserati delle mensilità di settembre e ottobre. La data limite è lunedì sera, visto che il 15 e il 16 dicembre corrispondono al fine settimana. “Vedremo se tutti i soci onoreranno gli impegni, e sarà proprio il patron Roberto Goveani a dover “staccare un altro assegno, visto che è il figlio, e presidente, Umberto a detenere il 90% della Casale Comunication and Marketing. Il restante 10% appartiene a un gruppo di soci locali.” “Ma il disamore che la piazza ha manifestato nel dopo partita di Casale – Forlì potrebbe provocare anche un disimpegno” ha ammonito Fiammotto, una dichiarazione che, però, non chiama in causa l’intera tifoseria casalese (“Umberto Goveani ha ricevuto uno sputo e minacce da un ristretto numero di tifosi nel settore distinti” ha precisato il direttore generale, Antonio Sorano), ma mira a evidenziare lo scoramento dell’ex presidente del Torino, arrivato in estate a Casale con ben altre prospettive. “Dopo la decima giornata sarebbe dovuta arrivare la prima tranche dei minutaggi per i giovani, circa 54 mila euro più IVA” ha proseguito Fiammotto “Ma questa cifra è stata trattenuta dalla Lega. L’anno scorso, infatti, il Casale aveva “impropriamente” ricevuto 170 mila euro di contributi, ma non erano state rispettate le scadenze e ora quella cifra è stata in parte coperta. In questi mesi le “sorprese” in negativo non sono mancate. La famiglia Foppiani, la precedente proprietà del Casale, si era impegnata a far fronte ad alcune situazioni debitorie, ma finora non ha rispettato i patti.” Ammonta a circa 3 milioni di euro il buco lasciato dall’azienda lombarda, in gran parte sanato da Goveani, che però ora rileva anche la scarsa risposta del territorio casalese, le promesse estive di alcune realtà locali di entrare nel capitale sociale sono rimaste tali. L’ipotesi che lunedì la società di via Trevigi non ottemperi alla scadenza degli stipendi non è esclusa a priori, ma la proprietà ha ben impressa la consapevolezza che le conseguenze aggraverebbero i conti dei monferrini, con l’impossibilità di incamerare le valorizzazioni degli under e altri due punti in meno in classifica. “E a proposito di penalizzazioni ora rischiamo un eventuale altro punto in meno per il deferimento sulla falsa fidejussione. Su questa vicenda voglio ancora ribadire la completa estraneità di Roberto Goveani” ha aggiunto Fiammotto “A fine giugno, il legale rappresentante era Giorgio Zanon. Goveani, allora interessato a rilevare il Casale, accettò la richiesta di versare un contributo, sulla fiducia, di 36.500 euro per l’iscrizione e niente più.” “Quest’estate, infine, erano stati messi a punto dei progetti: salvare la squadra il primo anno e, la stagione successiva, impostare iniziative di marketing per celebrare il centenario dello scudetto, le contingenze economiche di oggi, però, non permettono sguardi a lungo termine.”
Francesco Conti
FONTE RADIOGOLD
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