dicono di "Firmamento Nerostellato"... La mia prima avventura cinematografica iniziĆ² un tragico sabato mattina di fine estate nel dehors estivo di un bar di una desolata cittadina postindustriale piemontese. Fingevo di leggere il giornale e intanto osservavo sul lato opposto della strada il mio grande amore segreto dialogare allegramente e con una certa civetteria con quello che pensavo, forse non a torto, fosse il mio acerrimo rivale, quando mi si avvicinĆ² lui, Victor Fiore in persona: aveva una proposta indecente da farmi, invitarmi a partecipare al suo primo lungometraggio. Accettai quasi subito, la vanitĆ ĆØ sempre stata uno di miei punti deboli o forse di forza, mi trovai cosƬ proiettato in un mondo nuovo (o antico?), non piĆ¹ seduto sopra ad una banale sedia in plastica verde, ma imbracato ad un improbabile seggiolino eiettabile pronto a lanciarmi in un tempo remoto popolato di cantanti e orchestre jazz, squadre di calcio tanto gloriose quanto sfortunate, affascinanti ...