Sei minuti assurdi tolgono ingiustamente al Casale il sogno della promozione
Sei minuti assurdi tolgono ingiustamente al Casale il sogno della promozione
Risultato fortemente condizionato da un arbitraggio insufficiente. Il portiere Paroni realizza allo scadere il gol beffa: 2-2
Sei minuti assolutamente assurdi tolgono al Casale la meritata finale dei play off, a cui invece approda la Virtus Entella. I nerostellati, in vantaggio per 2-0 al 25' della ripresa, vengono rimontati dai liguri che pareggiano al 52' con un incredibile gol del portiere Paroni, sugli sviluppi di un angolo giudicato da tutti inesistente. Sul risultato finale pesano come macigni le decisioni dell'arbitro Castrignanò di Roma, tanto che nell'immediato dopo partita, in campo e negli spogliatoi ci saranno momenti concitati, e lo stesso direttore di gara potrà lasciare il 'Natal Palli' solo attorno alle 20, due ore dopo la fine della partita. Martedì arriveranno dei provvedimenti da parte del giudice sportivo ma, adesso, poco importa. Quei sei minuti di recupero, ingiustificati per come si era messa la partita, iniziati con l'espulsione di Capellupo (un'altra decisione esagerata di Castrignanò) e conclusi con il gol di Paroni, cancellano tutto il resto, le magie di Peluso e Taddei che avevano portato i nerostellati avanti sul 2-0. Purtroppo sarà questa l'immagine che resterà di una stagione cominciata benissimo e rovinata dalla crisi societaria esplosa agli inizi di febbraio. E si riparte da qui, da una crisi societaria che deve risolversi nel prossimo mese se si vuole avere un futuro. Purtroppo in Seconda Divisione.
LA CRONACAPrimo tempo – La gara è subito scoppiettante. L'Entella va due volte vicina al gol, sempre con Bertoli (la prima su uno schema su punizione). Il Casale ribatte al 12' con una gran botta dalla distanza di Taddei, Paroni si salva in due tempi. Al 31' gran conclusione da fuori area di Silvestri, fuori. Al 37' la migliore occasione fin qui per i nerostellati, con un gran destro di Siega diretto all'angolino basso, Paroni si allunga e devia quel tanto che basta in angolo. Al 40' Taddei si gira bene in area, Paroni si salva ancora in angolo. Al 47' il gol che porta in vantaggio il Casale: magistrale punizione di Peluso, a mezz'altezza su cui Paroni stavolta non può nulla.
Secondo tempo – La ripresa si apre con un bel tiro di Taddei che Paroni smanaccia in angolo. Ma l'Entella è più convinta, nella ricerca del pari. I liguri fanno pressione e conquistano due angoli nel breve volgere di pochi minuti. Nel primo alleggerimento il Casale è pericoloso: Taddei per Siega che libera Peluso, il tiro è di poco fuori. Al 21' il Casale raddoppia: Capellupo recupera un prezioso pallone e lancia Peluso, assist per Taddei che insacca con un 'colpo sotto' indirizzato sul secondo palo. Sembra fatta, invece l'Entella pareggia subito dopo, al 25' di nuovo con Falcier in una mischia, e la gara si complica. L'arbitro decreta un recupero esagerato di sei minuti e lo inaugura espellendo Capellupo per un fallo veniale a centrocampo. E, all'ultima azione, succede il patatrac: l'arbitro, sempre lui, concede un angolo inesistente all'Entella, c'è un batti e ribatti in area, il portiere Paroni insacca. L'Entella passa e si qualifica, in campo c'è qualche momento di tensione e vengono espulsi pure Gonnella e Villagatti.
BUGLIO: 'QUESTA DIREZIONE DI GARA CI HA UMILIATI, MA SONO ORGOGLIOSO DEI MIEI RAGAZZI'Il tecnico Francesco Buglio si presenta in sala stampa un'ora dopo la fine del match, ancora rammaricato per il risultato e, soprattutto, per l'incredibile arbitraggio del signor Castrignanò di Roma: “Tre cose non mi hanno convinto. Innanzitutto l'espulsione di Capellupo per due gialli inesistenti, il primo soprattutto in cui il mio giocatore è stato sanzionato per una presunta simulazione a centrocampo quando è stato contrastato da due avversari. Poi i minuti di recupero, sei addirittura, quando a mio giudizio ne bastavano quattro. E, infine, il gol che è nato da una mischia su un calcio d'angolo che non c'era”.
E da qui lo sconforto: “Siamo stati umiliati da questa direzione di gara. E con noi intendo tutti, i giocatori in campo, i nostri collaboratori, i tifosi, la città. Il calcio non è questo, dovrebbe essere gioia ed emozione. Dico solo questo, noi sul campo la finale ce la siamo meritata, questo lo avete visto tutti. E ce la siamo meritata per tutto quello che questo gruppo ha fatto durante la stagione. Sono orgoglioso di questi ragazzi e me li porterò a lungo nel cuore. Non sono arrabbiato perché non ci siamo qualificati, ma per come è maturato questo risultato. In tanti anni di calcio non avevo mai visto una cosa simile e, basta, non aggiungo altro: la partita l'hanno vista tutti”.
fonte CasaleNews REDAZIONE
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