Cenni storici Nerostellati
Riccardo Carapellese
Il nostro viaggio nei personaggi e nei fatti che hanno reso gloriosa la nostra maglia oggi fa' tappa in Riccardo Carapellese detto "Carappa", autentico campione degli anni '40 / '50 che ha indossato la divisa del Casale durante il campionato di guerra del 1944.
Carapellese nasce a Cerignola ( Fg ) il primo Luglio 1922 ma all'eta' di un anno si trasferisce a Torino dove gia' da ragazzino dimostra notevoli doti tecniche nelle squadre giovanili Saluggia e Barcanova tanto da farsi notare dagli osservatori granata ( siamo nell'epoca del Grande Torino ) che presto lo arruolano tra le loro fila. Trovare spazio in quello squadrone e' un' autentica impresa e il giovane Carappa viene mandato a " farsi le ossa" a La Spezia dove la locale squadra milita nel campionato cadetto, due stagioni e ottimi numeri aiutano gli aquilotti ad ottenere due onorevolissimi sesti posti. L' Italia e' martoriata dalla guerra ma il campionato di calcio non si ferma, la federazione riesce ( tra mille difficolta' ) a dare una certa continuita' facendo disputare, nel 1944, un campionato misto nel quale vengono inserite squadre di ogni categoria suddivise per posizione geografica, a Casale così si avra' modo di rivedere la Juve, il Torino ed il Genoa proprio come ai tempi della serie A; e' in questo contesto che arriva ad indossare la maglia Nerostellata il ventiduenne Carapellese; l' esordio in campionato e' datato 23 gennaio 1944, al " Palli " si disputa Casale - Novara e il giovane attaccante con una doppietta va' a riprendere la fuga dei novaresi che al 12' vincevano gia' per due reti a zero. Le giornate passano e il popolo Nerostellato ha modo di apprezzare la classe di questo ragazzo in memorabili scontri quali il derby con i grigi ( vinto 2-1 con il gol del pari di Carappa ), l' incredibile sconfitta per 5-4 col grande Torino ( che gia' schierava Ellena, Gabetto, Piola, Mazzola ed Ossola..) ed il grande pareggio al " Palli " con la Juventus. Il suo score finale con la maglia del Casale sara' di 17 presenze condite da tre reti..quella del derby sicuramente la piu' importante, realizzata all' inizio del secondo tempo e che, con il raddoppio di Barera fece letteralmente perdere le staffe ai grigi che si ritirarono dal campo accompagnati da un assordante mare di fischi. Finita la parentesi in Nerostellato passa velocemente tra Vigevano, Como e Novara ( tutto questo in appena un anno) e dopo la fine del secondo conflitto mondiale si accasa al Milan e lì esplode letteralmente, in tre stagioni in rossonero totalizzera' 106 gare realizzando ben 52 gol; Carapellese e' tecnico, imprevedibile e fa' impazzire la folla per il suo modo di muoversi in campo inventa gol spettacolari e giocate sopraffine, e' ovvio che tutto cio' gli valga la chiamata in nazionale dove esordisce il 9 novembre 1947 nella sfortunata gara di Vienna che vede gli azzurri sommersi sotto 5 reti dal team austriaco, suo pero' il gol della bandiera. In azzurro l' attaccante si esalta, e totalizzera' 16 presenze realizzando 10 reti una media davvero da applausi, fara' parte anche della spedizione azzurra per i mondiali del 1950 dove segnera' due reti in due gare ( nella sconfitta 3-2 con la Svezia e nella vittoria 2-0 col Paraguay ), la sua ultima apparizione con la selezione Nazionale e' datata 25 aprile 1956 Italia - Brasile 3 - 0 aMilano. In campionato invece, chiusa la fortunata parentesi rossonera, passa nelle file del Torino post-Superga e vi milita fino al 1952 risultando una delle colonne della rinascita del club granata, passera' alla Juventus nell' estate del 1952 dopo aver disputato 100 gare e realizzato 30 reti. In bianconero si fara' subito apprezzare proprio grazie al suo genio calcistico e realizzera' 9 reti in una ventina di apparizioni che gli varranno un ingaggio nel Genoa dove Carappa diventera' un vero e proprio idolo della tifoseria contribuendo a quattro onorevoli campionati di serie A con le sue 94 presenze ed i suoi 22 gol. Sul finire della carriera accetta le proposte dell' ambizioso Catania che milita in serie B, saranno due stagioni avare di soddisfazioni nelle quali il vecchio bomber colleziona 30 presenze condite da 7 reti. Chiuso col calcio professionistico torna in Liguria dove accetta la panchina del Finale Ligure prima e della Sammargheritese poi, ma il suo capolavoro lo compira' andando a sedere sulla panchina della Ternana che riportera' in serie C vincendo il campionato 1963- '64. Ritiratosi definitivamente a vita privata allenera' ancora per molti anni formazioni giovanili mettendo a disposizione dei ragazzi qualita' morali e tecniche come solo i grandi possono fare. Si spegne a Rapallo ( GE ) il 22/ 10/ 1995. Grazie Carappa, anche tu hai onorato e reso immortale la maglia nerostellata.
Il nostro viaggio nei personaggi e nei fatti che hanno reso gloriosa la nostra maglia oggi fa' tappa in Riccardo Carapellese detto "Carappa", autentico campione degli anni '40 / '50 che ha indossato la divisa del Casale durante il campionato di guerra del 1944.
Carapellese nasce a Cerignola ( Fg ) il primo Luglio 1922 ma all'eta' di un anno si trasferisce a Torino dove gia' da ragazzino dimostra notevoli doti tecniche nelle squadre giovanili Saluggia e Barcanova tanto da farsi notare dagli osservatori granata ( siamo nell'epoca del Grande Torino ) che presto lo arruolano tra le loro fila. Trovare spazio in quello squadrone e' un' autentica impresa e il giovane Carappa viene mandato a " farsi le ossa" a La Spezia dove la locale squadra milita nel campionato cadetto, due stagioni e ottimi numeri aiutano gli aquilotti ad ottenere due onorevolissimi sesti posti. L' Italia e' martoriata dalla guerra ma il campionato di calcio non si ferma, la federazione riesce ( tra mille difficolta' ) a dare una certa continuita' facendo disputare, nel 1944, un campionato misto nel quale vengono inserite squadre di ogni categoria suddivise per posizione geografica, a Casale così si avra' modo di rivedere la Juve, il Torino ed il Genoa proprio come ai tempi della serie A; e' in questo contesto che arriva ad indossare la maglia Nerostellata il ventiduenne Carapellese; l' esordio in campionato e' datato 23 gennaio 1944, al " Palli " si disputa Casale - Novara e il giovane attaccante con una doppietta va' a riprendere la fuga dei novaresi che al 12' vincevano gia' per due reti a zero. Le giornate passano e il popolo Nerostellato ha modo di apprezzare la classe di questo ragazzo in memorabili scontri quali il derby con i grigi ( vinto 2-1 con il gol del pari di Carappa ), l' incredibile sconfitta per 5-4 col grande Torino ( che gia' schierava Ellena, Gabetto, Piola, Mazzola ed Ossola..) ed il grande pareggio al " Palli " con la Juventus. Il suo score finale con la maglia del Casale sara' di 17 presenze condite da tre reti..quella del derby sicuramente la piu' importante, realizzata all' inizio del secondo tempo e che, con il raddoppio di Barera fece letteralmente perdere le staffe ai grigi che si ritirarono dal campo accompagnati da un assordante mare di fischi. Finita la parentesi in Nerostellato passa velocemente tra Vigevano, Como e Novara ( tutto questo in appena un anno) e dopo la fine del secondo conflitto mondiale si accasa al Milan e lì esplode letteralmente, in tre stagioni in rossonero totalizzera' 106 gare realizzando ben 52 gol; Carapellese e' tecnico, imprevedibile e fa' impazzire la folla per il suo modo di muoversi in campo inventa gol spettacolari e giocate sopraffine, e' ovvio che tutto cio' gli valga la chiamata in nazionale dove esordisce il 9 novembre 1947 nella sfortunata gara di Vienna che vede gli azzurri sommersi sotto 5 reti dal team austriaco, suo pero' il gol della bandiera. In azzurro l' attaccante si esalta, e totalizzera' 16 presenze realizzando 10 reti una media davvero da applausi, fara' parte anche della spedizione azzurra per i mondiali del 1950 dove segnera' due reti in due gare ( nella sconfitta 3-2 con la Svezia e nella vittoria 2-0 col Paraguay ), la sua ultima apparizione con la selezione Nazionale e' datata 25 aprile 1956 Italia - Brasile 3 - 0 aMilano. In campionato invece, chiusa la fortunata parentesi rossonera, passa nelle file del Torino post-Superga e vi milita fino al 1952 risultando una delle colonne della rinascita del club granata, passera' alla Juventus nell' estate del 1952 dopo aver disputato 100 gare e realizzato 30 reti. In bianconero si fara' subito apprezzare proprio grazie al suo genio calcistico e realizzera' 9 reti in una ventina di apparizioni che gli varranno un ingaggio nel Genoa dove Carappa diventera' un vero e proprio idolo della tifoseria contribuendo a quattro onorevoli campionati di serie A con le sue 94 presenze ed i suoi 22 gol. Sul finire della carriera accetta le proposte dell' ambizioso Catania che milita in serie B, saranno due stagioni avare di soddisfazioni nelle quali il vecchio bomber colleziona 30 presenze condite da 7 reti. Chiuso col calcio professionistico torna in Liguria dove accetta la panchina del Finale Ligure prima e della Sammargheritese poi, ma il suo capolavoro lo compira' andando a sedere sulla panchina della Ternana che riportera' in serie C vincendo il campionato 1963- '64. Ritiratosi definitivamente a vita privata allenera' ancora per molti anni formazioni giovanili mettendo a disposizione dei ragazzi qualita' morali e tecniche come solo i grandi possono fare. Si spegne a Rapallo ( GE ) il 22/ 10/ 1995. Grazie Carappa, anche tu hai onorato e reso immortale la maglia nerostellata.