INTERVISTA A MISTER BUGLIO

Casale, Buglio a TLP: "Siamo primi perché ci stiamo divertendo. Non si diventa la capolista solo per fortuna"

26.10.2011 00:00 di Valeria Debbia  
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com
 
 
 
 
Sei vittorie, due pareggi ed un'unica sconfitta, conditi da 18 gol fatti e solo 9 subiti: è questo il ruolino di marcia con cui il Casale di mister Francesco Buglio si presenta al big-match di domani con il Treviso. Numeri che non si discostano di molto dalla formazione allenata da mister Zanin e che fanno quindi prevedere una gara all'ultimo respiro, come dimostrano le parole utilizzate dallo stesso condottiero nerostellato intervistato in esclusiva da TuttoLegaPro.com. Buglio spiega ai nostri microfoni i segreti che hanno portato la sua squadra al primo posto in classifica: "Il nostro motto è 'Divertiamoci e facciamo divertire'" sottolinea il tecnico catanese che rivela anche: "Non si diventa la capolista solo per fortuna".
Mister, in estate è stato allestito un organico importante ed ora è evidente che ne state già raccogliendo i frutti.
"Abbiamo impostato la stagione arrichendo il gruppo rimasto dall'anno precedente. Abbiamo inserito giocatori con caratteristiche tecniche e caratteriali su cui io stesso ho puntato moltissimo. Abbiamo avuto la fortuna - grazie al ds Gigliotti e alla società - di portare a Casale giocatori di categoria superiore, in quei ruoli in cui io avevo bisogno di personalità. Mi riferisco a Taddei, Gambadori, Rodriguez, Crocetti... Devo dire che fino adesso i risultati ci stanno dando ragione. Questo è un gruppo già forte, ma che partita dopo partita si sta formando sempre di più. Inoltre la domenica scendiamo in campo divertendoci: giochiamo un calcio offensivo, dove tutti hanno la possibilità di esprimere le proprie caratteristiche e il proprio bagaglio tecnico".

Domenica scorsa avete lanciato un altro chiaro segnale alle avversarie: sotto di due gol a Montichiari, siete riusciti a ribaltare il risultato vincendo per 3-2.
"Questa è la dimostrazione che anche senza Crocetti e nella ripresa senza Taddei e Capellupo, gli altri uomini sono stati in grado comunque di ribaltare il risultato negativo del primo tempo. E' anche la dimostrazione del nostro grande lavoro: di questo ringrazio tutto lo staff. Ci sono due squadre: una in campo e una fuori, composta dalla società, dal direttore sportivo, dallo staff medico, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dallo staff tecnico. Tutti siamo importanti: nessuno si sente mai messo da parte. Tutti hanno un compito ben preciso: questo è il nostro grande segreto".

Siete capolisti insieme al Treviso: alla squadra di mister Zanin vi accomuna un ruolino di marcia praticamente identico e nel turno infrasettimanale vi troverete uno di fronte all'altro. Che partita sarà?
"Quello che mi dispiace è che si gioca di mercoledì: sarebbe dovuto essere un match di cui avrebbero dovuto godere tutti i nostri tifosi e in generale tutte le persone che sono amanti del bel calcio. Se queste due squadre sono in testa vuol dire che hanno dei valori, tecnici e caratteriali. Non si diventa capolisti per fortuna. Mercoledì quindi si affronteranno due squadre che stanno viaggiando sulle ali dell'entusiasmo, mettendo in pratica un calcio bello, spettacolare ed offensivo. Chi verrà si divertirà: non ci saranno ostruzionismi. Si sa però che nel calcio le partite possono alla fine essere decise da singoli episodi...".

Ma crede che sarà una lotta a due tra voi e il Treviso fino alla fine o è troppo presto per dirlo? Questo big match potrebbe dare una svolta in senso positivo o negativo al vostro e al loro campionato?
"Ancora è presto. La classifica noi la guardiamo, ma allo stesso tempo ne facciamo anche a meno perché siamo solo alla decima giornata. Siamo lì perché ci stiamo divertendo. Quando siamo partiti non ci siamo prefissi nessun obiettivo principale. Ci siamo solo detti: "Divertiamoci e facciamo divertire" e ne abbiamo fatto il nostro motto. Continueremo a farlo domenica dopo domenica. Solo alla fine guarderemo la classifica: è chiaro comunque che siamo soddisfatti di quanto stiamo facendo. Siamo contenti che si sta ricreando l'entusiasmo a Casale e i tifosi stanno tornando allo stadio. Questo è tutto merito di lavoro, applicazione, serietà, professionalità. E' la nostra filosofia, anche considerato il fatto che a Casale c'è anche la pallacanestro e diventa difficile portare gente allo stadio se non offri un prodotto di qualità. Noi siamo la seconda squadra che ha fatto più gol, dopo il Cuneo: da ciò si capisce anche che il nostro obiettivo è di andare sempre in gol".

Mister mi ha preceduto. Volevo proprio farle commentare i vostri numeri: i 18 gol realizzati vi hanno portati ad essere non solo il secondo miglior attacco del Girone A, ma dell'intera Lega Pro. Inoltre con soli 9 gol subiti siete la terza miglior difesa del vostro girone.
"Esatto. Sono numeri importanti. Io credo molto in essi e ci lavoro molto. Non ci si può sbagliare con i numeri. Nella mia squadra tutti partecipano alla manovra di gioco. Voglio che si giochi un calcio veloce, a due tocchi, brillante e spumeggiante. Anche se molto dipende dagli avversari che affrontiamo. Ad esempio mercoledì sono sicuro che non deluderemo le aspettative perché anche il Treviso ha i nostri stessi numeri. C'è molto equilibrio". 

Se dovesse descrivere la Seconda Divisione di quest'anno, che aggettivo userebbe?
"Bellissima. Perché ha 20 squadre, con una rappresentanza di grandi città, con blasone e passato importante. Sarà interessante fino alla fine. E' un campionato lunghissimo e nel girone di ritorno si decideranno tante situazioni. Ci dobbiamo comunque sempre ricordare che ci saranno due promozioni dirette ed una attraverso i play-off. Fino alla fine ci sarà battaglia. Nessuno potrà parlare di vittoria, quando mancheranno ancora 6-7 giornate, a meno che non abbia un vantaggio enorme".

Mister, la ringrazio per la sua ottima analisi...
"Se mi permette, volevo aggiungere una cosa molto importante. Attraverso il vostro portale, vorrei farmi portatore di un desiderio comune. Vorrei ricordare Marco Simoncelli: avendo allenato a San Marino, ho vissuto molto l'atmosfera della MotoGP. Volevo manifestare la mia amarezza per la sua scomparsa: col suo sorriso esprimeva una grande energia. E' un dolore che mi ha molto colpito".

E' stato difficile scendere in campo domenica, dopo aver visto le immagini provenienti dalla Malesia?
"Sì, ho visto i ragazzi molto turbati. C'era questa immagine che continuava a tornare alla mente. Essendo anche io padre, avevo la sensazione che Marco fosse un ragazzo pulito e solare. Volevo così esternare questo dolore che accomuna un po' tutti attraverso il vostro portale".
fonte lega pro

Post popolari in questo blog

La storia del tifo organizzato a Casale